domenica 6 gennaio 2019

Hypercrisis!

Dal web (autore ignoto):



Nella Cosmologia della DC Comics i limiti dell'universo sono rappresentati da una enorme barriera impenetrabile chiamata "Il Muro della Fonte". Dall'altra parte si trova La Fonte, l'origine cosmica di ogni cosa.

Potremmo quindi trarre la logica conclusione che:  Muro (Parete) della Fonte = Quarta Parete

Nd. Non per niente la Fonte è in costante contatto con l'Altopadre, capo dei Nuovi Déi, fazione facente parte del cosiddetto... Quarto Mondo.

Infatti quando osserviamo le rappresentazioni del Multiverso lo vediamo impostato come un'enorme struttura divisa in settori, con il Muro della Fonte che li mantiene assieme all'interno del bleed, cosa che va a riflettersi in termini più letterali nelle vignette della pagina di un fumetto contenute all'interno della gabbia d'impostazione. Da qui possiamo notare come il Muro della Fonte non sia interpretabile soltanto con la metaforica "Quarta Parete" dei fumetti, ma anche in un'ottica più letterale con quella stessa barriera invisibile che è normalmente situata tra il pubblico e gli attori di una rappresentazione teatrale. 
Detto questo, cosa può essere la Fonte se non noi stessi? La nostra realtà che abita al di fuori della pagina (nd. e non una sua rappresentazione interna alle pagine del fumetto, come Terra-Prime)?
Noi siamo, difatti, la "fonte" di tutto ciò che si trova nel mondo dei comics DC: lettori, scrittori, editori, ecc... noi tutti generiamo contenuti per quel gigantesco microverso che sono questi fumetti. Non per niente la Fonte comunica sempre in forma scritta.

Le cose iniziano a farsi anche più interessanti una volta presa in considerazione l'Equazione dell'Anti-Vita. Cosa è l'Equazione dell'Anti-Vita? Si tratta di una oggettiva prova di nichilismo che dimostra a qualunque forma di vita come la sua esistenza sia priva di significato, valore e, tutto sommato, inutile. Ora, come è possibile fare una cosa del genere a qualcuno se non mostrandogli che la sua vita non ha alcun valore poiché è tutti gli effetti, "finta", irreale? Ed ecco perché vediamo l'Equazione rappresentata oltre il Muro della Fonte e perché descritta essere un "aspetto negativo" della Fonte. Riuscite a immaginare cosa potrebbe accadere alla vostra psiche se vi dimostrassero che tutto ciò che avete sempre saputo non è altro che una realtà fittizia preparata ad hoc dai cervelli di migliaia di altre persone? L'Equazione dell'Anti-Vita garantirebbe una profonda crisi esistenziale.


Passiamo ora a parlare di Flash. Avete mai notato come ce ne sia sempre uno coinvolto nei maxi-eventi multiversali?
A cominciare da Flash dei Due Mondi, passando per Crisi sulle Terre Infinite, Crisi Finale e Flashpoint.
Per comprendere questo legame bisogna guardare alla natura del movimento, del tempo e del multiverso stesso.

La Forza della Velocità è descritta come una "forza" cosmologica che rappresenta l'atto stesso del movimento all'interno della realtà. Si può dire che è a tutti gli effetti l'incarnazione astratta del concetto di "intenzione". Ora, guardando al multiverso, l'intenzione, quindi la Forza della Velocità, non si traduce forse perfettamente come la rappresentazione di una serie di possibilità? La teoria dei Molti Mondi ascrive tutto questo presentandolo come il risultato di una catena infinita di azioni booleane: questa meccanica non è necessariamente valida anche in questo caso, ma permane il concetto che ciò che genera la differenza di un mondo dall'altro è la scelta, il moto (movimento) delle intenzioni. Una particella è qui piuttosto che lì, una Terra è lì piuttosto che qui. Il risultato è che le varie configurazioni che lo Spazio può assumere nel Tempo formano il multiverso.

Di conseguenza, la Forza della Velocità può essere vista come quel motore cosmico che muove l'intero multiverso. Questo si estende anche alle varie manifestazioni della capacità di viaggiare nel tempo che i Flash hanno frequentemente dimostrato di avere (come mostrato nello stesso primo numero in cui compare Barry Allen): il tempo stesso è solo la somma delle varie azioni intraprese una dopo l'altra. Così, quando si estendono i momenti in cui queste decisioni sono state prese su una linea questa prende il nome di "linea del tempo". Se da questa si estendono le varie altre linee all'interno del modello multiversale che tiene conto di tutte le altre possibili azioni che non sono state effettuate si raggiunge un gigantesco sistema cubico pieno di diramazioni... e questo è ciò che viene chiamato "Ipertempo".

Sono molteplici le istanze in cui i vari Flash sono stati chiamati dalla Forza della Velocità a proteggere l'Ipertempo, specie durante i momenti di crisi multiversale.

Inoltre, tanto per aggiungere, come appena affermato il Multiverso è solitamente rappresentato come composto da due colori: il Rosso (proveniente dal Bleed, che lo si vede coagulato in questo colore sulle pagine di Crisi Finale) e il Giallo (colore tipico della Forza della Velocità). E quali colori vestono i Flash? Rosso e Giallo.

Non a caso sono anche i colori di Waverider, il custode dell'Ipertempo (dalle pagine di Ora Zero: Crisi nel...Tempo) la cui pelle sarà poi usata per costruire il robot Skeets, anch'esso capace di viaggiare nel... tempo.

E, cosa decisamente più importante, sono anche i colori del simbolo kryptoniano della "speranza". Infatti cos'è la speranza se non il riconoscimento di molteplici possibilità (possibilità -> moto -> azione -> intenzione)? E non per niente il simbolo kryptoniano della speranza siamo soliti vederlo immerso nel colore blu (il costume di Superman)... il colore della speranza [nell'universo DC]; ed è per questo che durante la Notte Più Profonda a Barry Allen viene assegnato un Anello delle Lanterne Blu.

In base allo stesso principio è per la medesima ragione che Barry riesce a sovrastare l'Equazione dell'Anti-Vita di Darkseid durante la Crisi Finale: la Forza della Velocità è L'Equazione della Vita (che ricordiamo essere espressa da altri velocisti, la famiglia Quick, come "3X2(9YZ)4A").


Qui si incastra bene iniziare a parlare proprio delle Lanterne. Ora, cosa è una Lanterna? Sono, a seconda del colore, congegni che mutano l'energia di un puro "intento" emotivo in un aspetto fisico. Un "costrutto". Sono a tutti gli effetti il risultato finale del concetto stesso di "tecnologia" (una macchina così evoluta da essere "magia").

E in che modo viene rappresentata quest'energia all'interno delle Lanterne? Come una fiamma.
Procedendo lungo gli aspetti prometeani e simbolici della fiamma come incarnazione del concetto di "progresso" umano e "traguardo" tecnologico (vedesi la Fiamma dell'Olimpo) possiamo raggiungere il reame dei Nuovi Déi (nuovamente, coloro capaci di interfacciarsi con la Fonte).

Ricordate? Quando la forgia del dio Himon li creò dovette donare loro un "misterioso rapporto con la natura" tramite l'Elemento X, la fonte d'energia definitiva. E questa energia ci viene mostrata nelle pagine come una rifulgente fiamma bianca.

La stessa fiamma bianca si ritrova incarnata nell'Entità abitante la Batteria del Potere Bianca, la somma totale di tutte le intenzioni emotive dell'universo (così come la Luce Bianca della Lanterna è la somma totale dell'intero spettro dei colori degli altri corpi delle Lanterne). 

Possiamo allora individiuare una continuità: alla base il fuoco usato dai primi uomini (primitivi) e più in alto la fiamma bianca delle Lanterne (altissima espressione della tecnologia), la omni-creatrice Macchina dei Miracoli (sempre bianca) e infine il Cubo Divino, la Scatola Madre (illuminata da nuclei bianchi): tutti questi sono congegni che alla base condividiono lo stesso meccanismo capace di trasformare il desiderio, la volontà attiva (il centro dello spettro) in azione.

Questo è ciò che definisce la più potente delle forze dell'universo: l'immaginazione.

Perché questo sono i fumetti, le storie, le culture, gli ideali: l'immaginazione che ci rende umani, i sistemi che ci permettono di prendere i nostri sentimenti e manifestarli in vie nuove al mondo: il linguaggio, la tecnologia, la finzione sono iniziati come idee. Inventarsi una storia non vuol dire che questa non sia reale, al contrario, questo le dona una realtà.

La Fiamma Cosmica, il Motore Emotivo, chiamatelo come volete. È sempre la stessa cosa ed è in ognuno di noi: e nella realtà iper-energizzata dei supereroi è anche la più potente delle forze... perché lo è anche nella nostra.