sabato 6 dicembre 2014

Due Testi sulla Disparità nella Rappresentazione delle Donne nei Videogiochi

Navigando sulla rete mi sono imbattuto in queste due argomentazioni a proposito della mancanza di rappresentazione di personaggi femminili nell'industria videoludica.

Trovo siano argomentazioni che, sebbene pressocché identiche, rappresentano un punto di vista validissimo e spesso non considerato.



Da un commento youtube dell'utente "Merlynn123" risalente all'Ottobre 2014.

[...] Se non riesci a distinguere un buffone da uno dei tuoi membri allora devi davvero iniziare a fare un bel ripulisti del tuo movimento prima di iniziare a "suggerire" qualcosa.

Ma forse sei solo sprovveduta e non comprendi appieno il problema. Sai perché ci sono così tanti maschi bianchi nei videogiochi? Specie protagonisti? Perché a nessuno importa di loro.

Un maschio bianco può essere il peggiore degli ubriaconi pervertiti, una donna no, altrimenti sarebbe sessista. Sarebbe una sessualizzazione della donna e via dicendo. Un maschio bianco può essere un soldato psicologicamente instabile la cui mente si palesa via-via che avanza attraverso l'inferno di un moderno campo di battaglia, una donna no, altrimenti la staresti vittimizzando asserendo che sono tutte pazze.

Prendiamo ad esempio Guybrush Threepwood, dalla serie Monkey Island. È debole, mal inserito nella società, una sorta di nerd e, in generale, l'ultima persona che vedresti bene nel ruolo di mozzo, figuriamoci in quello di capitano pirata. Abusano di lui sia verbalmente che fisicamente, lo maltrattano, lo insultano, lo odiano e in generale lo fanno sentire escluso.

Ora, immaginiamo che Guybrush sia una ragazza, la chiameremo Galbrush. Gulbrush è debole, male inserita nella società, una sorta di nerd e, in generale, l'ultima persona che vedresti bene nel ruolo di mozzo, figuriamoci in in quello di capitano pirata. Abusano di lei sia verbalmente che fisicamente, la maltrattano, la insultano, la odiano e in generale la fanno sentire esclusa.

Si nota bene come sia stata data la stessa esatta descrizione di entrambi i personaggi, ma ci sono delle cose che cambiano drasticamente. Sebbene a nessuno importi se Guybrush viene malmenato per essere, in mancanza di termini migliori, un pirata meno che decente, Galbrush sarebbe definita invece come una poveretta maltrattata a causa del suo genere: difatti si potrebbe dire che tutte le difficoltà cui va incontro, sebbene identiche a quelle di Guybrush, potrebbero essere definite invece frutto di misoginia, piuttosto che la conseguenza dell'inadeguatezza ad un ruolo.

Vogliamo poi parlare del finale di Monkey Island? Immaginate: Galbrush attraversa tutte queste difficoltà solo per salvare il sindaco di Melee Island, che chiameremo Eli Marley, dalla malvagia prigionia della perfida pirata fantasma LeChuck solo per scoprire che non solo lui non aveva mai avuto bisogno del suo aiuto, ma che anzi gli ha appena rovinato tutti i piani! Che smacco sarebbe per ogni giocatrice donna! Non solo renderebbe la protagonista un'inetta, ma perfino un ostacolo al lavoro invece ben portato avanti di un uomo!

Ed ecco perché Guybrush esiste e Galbrush no. Gli uomini possono essere comicamente rappresentati come mezzeseghe inette, le donne no. Gli uomini possono essere pieni di difetti, personaggi tragici, le donne no. Perché no? Perché stando alla mentalità di oggi ogni singolo personaggio femminile va preso ad immagine dell'intero genere.

L'orribile verità è che persone come te e la Sarkeesian vogliono creare una scatola all'interno della quale costringere ogni singolo personaggio femminile. Una sorta di folle "ideale". Tralasciando la stupidità del dover sostituire un inottenibile ruolo modello per un altro, si va ad aggiungere il fatto che questo renderebbe ogni personaggio femminile uguale a quell'altro.

E quando tutti i personaggi sono uguali, sono noiosi.

E quando un gioco è noioso, non vende.



Da un blogpost di "thespectacularspider-girl" del 17 Novembre 2014, nell'omonimo blog.

LA RAPPRESENTAZIONE DELLE DONNE NEI VIDEOGIOCHI. LE CAUSE?

[...] Cosa hanno tutti da dire a proposito della rappresentazione delle donne nei videogiochi? È sessismo? Misoginia? Ignoranza? Bene, mi sono fatta un'idea e la voglio condividere con voi. [...]

Quale è la mia teoria? Che il problema non abbia affatto a che fare con una visione negativa della donna da parte della società, ma l'esatto opposto, una visione fin troppo positiva che la società ha della donna. Questo per dire che ad esempio ce le immaginiamo buone e pure, creature che dovremmo proteggere dal dolore. Non per niente alla società importa molto di più dei problemi subiti dalle donne che dagli uomini. [...]

La Fantasia di Potere Femminile

Una delle prime cose che la società deve comprendere è il concetto di idealizzazione della fantasia di potere femminile. Un sacco di gente sa cosa è una "fantasia di potere maschile", ma molti ignoraro il fatto che possa esisterne una anche per il gentilsesso. Maschi e femmine  hanno entrambi le loro smanie di potere ed entrambe hanno a che fare con l'idealizzazione della propria forma, appellandosi agli standard convenzionali di bellezza, e della propria posizione di forza e controllo di se' e degli altri.

L'idea di una fantasia di potere femminile non è nuova, sebbene l'accettarlo pare essere un problema più sentito nella società. Pensando a qualcosa di diffuso come il cosplay è facile provare la cosa grazie alle tante donne che si mettono addosso costumi sexy e "fichi" allo stesso tempo. Giocare con personaggi che rispecchiano le medesime caratteristiche ha lo stesso risultato.

L'idea che le donne debbano in qualche modo essere protette dalla loro sessualità o forma idealizzata, mentre gli uomini no è piuttosto parziale. Molti personaggi maschili sono strettamente legati a forme ideali. Questo doppio standard si verifica ovviamente quando si va a ritenere che se un personaggio maschile è rappresentato in modo sexy allora è "potenziato", mentre se lo si fa con un personaggio femminile allora è sessismo.

La società deve accettare l'idea che le donne possono avere le proprie fantasie e questo può includere il voler essere sexy o "badass".

Come questo aiuta i videogiochi? Gli sviluppatori potrebbero focalizzarsi su ciò che costituisce una fantasia di potere femminile e svilupparla senza paura di essere ostracizzati. Si dovrebbero vedere più giochi come Bayonetta 1 e 2 dove le donne sexy e forti sono prominenti e la gente non dovrebbe puntare contro il dito dicendo che si tratta di rappresentazioni sessiste. Il fatto che tantissime donne adorino fare il cosplay di Bayonetta e si godono ampiamente la serie è già sufficiente a giustificare questa teoria.

La Damigella in Difficoltà: Perché Odiamo le Donne che Soffrono

Siamo onesti qui. La società si rifiuta di voler vedere le donne soffrire. A noi, come un insieme, non piace vedere delle donne che si fanno male, si feriscono o che in generale soffrono. Gli uomini? Tendiamo ad accettare piuttosto bene l'idea che possano morire, ferirsi o farsi male.

Consideriamo le scenate che si potrebbero verificare all'idea di un gioco dove un protagonista maschile può e deve passare il proprio tempo a smitragliare centinaia di NPC donna. Non pensate forse che la società potrebbe trovarlo altamente oltraggioso? Ora invertiamo i generi: un personaggio femminile che smitraglia centinaia di uomini... diventa improvvisamente accettabile.

Lo abbiamo visto nell'ultimo TOMB RAIDER, dove la gente urlava contro al gioco dicendo che era una rappresentazione misogina e feticista dell'abuso sulle donne in quanto rappresenta una Lara Croft che deve passare da un inferno a quell'altro: viene infilzata, impalata, schiacciata, picchiata... le succede un po' di tutto.

Un altro esempio che mi piace fare considerando un altro media è quello dell'Universo Cinematografico Marvel. Prendiamo la Vedova Nera e calcoliamo quanti danni subisce in The Avengers e in Capitan America 2: Il Soldato d'Inverno. Paragondandola a qualunque altro personaggio maschile (Hulk escluso visto che è... bhé, pressocché invincibile) lei non subisce alcun tipo di ferita in The Avengers. Sì, viene scaraventata contro un muro da Hulk (cosa che francamente avrebbe dovuto liquefarla ma si limita a lasciarla svenuta per 5 minuti). Ne Il Soldato d'Inverno si becca un colpo di pistola mentre Steve viene fucilato, picchiato, gettato di sotto, infilzato e elettroscioccato (se esiste come parola). Diamine, perfino Wilson e Fury ne buscano più della Vedova.

C'è bisogno di altre prove? Immaginate la scena della tortura con la sedia di 007 Casino Royale con un metodo simile ma su misura per una donna. Immaginate lo scandalo.

Dunque perché è importante? Perché il dolore viene usato per enfatizzare l'empatia con un personaggio. Le facciamo passare nere ai personaggi, li feriamo, li facciamo soffrire perché vogliamo far provare qualcosa per loro. I creatori di TOMB RAIDER lo sanno benissimo. Il dolore e la sofferenza sono un segno convincente, di fortezza, ci fanno empatizzare con il personaggio e creano drammaticità.

E sì, in tutta franchezza i videogiochi dove si può scegliere il sesso tendono ad evitare il problema. Certo, i picchiaduro mostrano personaggi femminili che vengono malmenati quanto gli altri, ma lì la cosa è coperta dal contesto e dall'immersione: del resto sarebbe strano vedere chiunque uscire illeso da uno scontro in Mortal Kombat, maschio o femmina che sia.

Come questo aiuta i videogiochi? Se gli sviluppatori la smettessero di preoccuparsi delle ripercussioni di determinate scelte narrative come hanno fatto quelli di TOMB RAIDER avremmo più personaggi femminili con ruoli d'azione. Potremmo vedere più personaggi femminili che soffrono le pene dell'inferno. Come Adam Jensen, come ogni Snake, ecc. Il loro dolore ha un senso e la storia in cui si trovano non sarebbe la stessa senza di esso.

Femtality: La Violenza e le Donne

Questa è una cosa minore. Molti si rendono perfettamente conto che le donne possono uccidere, combattere, eccetera, ma ho notato uno strano ritornello generale. Le donne tendono ad evitare la brutalità e hanno metodi d'uccisione solitamente molto puliti, se non in caso di autodifesa.

Torniamo alla Marvel. La Vedova Nera. Come combatte? Vediamo che Thor, Cap e Iron Man hanno il loro bel repertorio di brutalità che comprende malmenare, spaccare e in ogni caso "fare danno". Perfino Occhio di Falco, che è simile, tende ad uccidere in modo leggermente più brutale con l'arco e le frecce.

Invece di solito non vediamo le donne ricorrere a simili barbarie SE NON in caso di autodifesa. Come società non ci piace pensare che le donne possono essere estremamente violente solo perché possono. Non esiste alcun Kratos donna, per esempio. Difatti, visto il quantitativo di violenza gratuita che Kratos mostra su schermo penso quasi che in molti si sentirebbero a disagio all'idea di che una donna possa sviscerare, impalare e macellare i propri nemici come fa lui.

Come questo aiuta i videogiochi? Come ho detto, ci sono donne che uccidono nei videogiochi. Ma indebolire questo costrutto sociale che eslude le donne da ruoli di assassini senza scrupoli e superviolenti si permetterebbe una migliore rappresentazione delle stesse. Aiuterebbe i personaggi femminili a spezzare la divisione di genere dominata dai personaggi maschili, su questo campo. Cancellerebbe molto l'idea della "fanciulla in pericolo" che hanno in molti.

Donne e Moralità: Il Punto di Non Ritorno

E sarà per questo che riceverò parecchio odio. Alla società non piace ricordare il fatto che le donne possono essere dei mostri. A nessuno piace ammettere che le donne possono essere stupratrici, predatrici sessauli, pedofile, alcolizzate, drogate, socio o psicopatiche.

Applaudo Dredd per il personaggio di MaMa, ma anche se è chiaramente una tagliagole non è che faccia poi molto: usa come braccio destro e sinistro due uomini che fanno il lavoro sporco per lei, e sebbene sia chiaro che è un personaggio letale e corrotto, non la vediamo molto in azione.

Le donne sono spesso rappresentate come manipolatrici, bugiarde o succubi, ma sempre in maniera relativamente non violenta, passiva. Gli uomini invece sono spesso violenti, abusatori, alcolizzati, assassini, eccetera. Ma nel mondo reale anche le donne possono essere così. Solo che la società non apprezza parlarne.

La società accetta che un uomo superi il punto di non ritorno piuttosto che una donna. In Fallout: New Vegas gli NPC con un karma fortemente negativo (cannibali e stupratori) sono tutti maschi. In Alice: Madness Returns c'è un personaggio maschile che supera di molto il punto di non ritorno morale. Diavolo, non ricordo neanche di aver mai visto protagoniste con problemi d'alcol, ma problemi seri, da scolarsi una bottiglia intera per disperazione.

La società deve imparare l'idea che le donne non sono angeli incapaci di commettere cose atroci od orribili contro altri esseri umani. Deve smettere di chiudere un occhio a queste situazioni.

Come questo aiuta i videogiochi? Semplice. Ci fornisce un numero di personaggi molto più vasto. I personaggi sono spesso motivati dalle proprie pecche. Rabbia, alcolismo, abuso, eccetera. Sono tutte caratteristiche negative con le quali un personaggio può lottare. Nel frattempo l'idea di associare le donne a caratteristiche ancora più negative, come l'essere torturatrici, stupratrici o peggio darebbe l'occasione di far nascere degli antagonisti assai interessanti e sicuramente memorabili. Permette alle donne di avere delle pecche.. e qusto mi porta a...

Standard Surreali: Come i Personaggi Femminili Non Debbano Essere Perfetti

Le donne nono sono perfette. Le donne hanno dei difetti. Le donne possono essere deboli, possono fallire.

Odio quando certi personaggi come Lara o Ellie vengono criticati perché mostrati "deboli" e di conseguenza rappresentano negativamente il genere femminile. Spiacente, ma le donne possono e indubbiamente devono avere delle debolezze, proprio come gli uomini. Anzi, il fatto che non si vedano spesso uomini che magari scoppiano in lacrime o si mostrano deboli dimostra che la società ha dei problemi a vedere degli UOMINI che mostrano emozioni. Se non altro fornisce ai personaggi femminili un maggior numero di emozioni da esplorare.

Ma anche qui, non tutte le donne devono essere forti nel senso generico del termine. Ultimamente tutti criticano la Principessa Peach. Peach è la perpetua e stereotipata immagine della fanciulla in difficoltà, no? Ma perché la si valuta sulla scala di capacità che ha lei di "spaccare culi", definendola di conseguenza piuttosto scarsa, quanto difatti lei è una PRINCIPESSA? È altolocata, una principessa, parliamo di nobiltà. Vi aspettate dunque che tiri fuori un martello gigante e si metta a malmenare scimmioni?

Ciò che la gente tende spesso a dimenticare riguardo Peach è il suo personaggio: è gentile, compassionevole, dedita. Il suo popolo la ama, lei è il cuore del Regno dei Funghi. Nel corso dei giochi si vede benissimo come tutto il suo popolo si preoccupi per lei quando è in pericolo. Molti dimenticano giochi come Paper Mario: La Porta dei 1000 Anni dove lei cerca di fuggire con le proprie forze dimostrando al tempo stesso una grande gentilezza, compassione e bontà d'animo, tanto che perfino un computer finisce col preoccuparsi per lei.

La Principessa Peach non è un guerriero. Non deve esserlo. Non è perfetta, è semplicemente un personaggio diverso. Un ottimo personaggio se la si guarda sotto questa luce.

Diavolo, abbiamo un secondo esempio perfetto nello stesso universo. Chi è che si lamenta perché Luigi si comporta come si comporta? Alla gente piace Luigi. Luigi è fichissimo. Ma è un codardo, un pelandrone e ha un forte complesso d'inferiorità... e questo è dire moltissimo se paragonato alla personalità di Mario. Luigi non è perfetto ma nessuno dice che fa schifo. No, Luigi è reso migliore dai suoi difetti. E lo stesso vale per Peach.

E qui mettiamo di mezzo "Metroid: Other M". Molti lo usano ad esempio di come i giocatori non apprezzino i personaggi femminili con dei difetti perché Samus ne ha una marea in quel gioco, considerato da molti dunque una schifezza. Stronzate. Ho letto da un sacco di parti che Metroid: Other M sarebbe stato un gioco decente se si fosse chiamato invece "Metroid: Genesis": se avesse presentato una giovane Samus ancora incapace di affrontare Ridley, il mostro che ha ucciso la sua famiglia, senza esperienza. Ma non è stato così.
La gente si è arrabbiata con Metroid: Other M perché era ambientato nel momento sbagliato, perché le reazioni di Samus non erano quelle che ci si poteva aspettare in quel momento della timeline, dove ha già affrontato Ridley più volte (specie se si contano i giochi della serie Prime). In Other M sarebbe dovuta essere una cacciatrice di taglie di tutto rispetto, autonoma e capace! QUESTO ha fatto arrabbiare i fan.

La gente deve superare l'idea che ogni personaggio femminile deve essere esente da difetti. Ci sono altri modi per essere forti, per essere un buon personaggio. Le pecche rendono i personaggi interessanti e se le combiniamo con i punti di cui ho già discusso permettono di fare un bel quadro. I difetti, non i punti di forza, sono l'elemento che rende un personaggio buono o pessimo.

La Tesi Booker

Penso che questo intero articolo si possa riassumere con una singola domanda: "Bioshock Infinite sarebbe stato ugualmente un buon gioco se Booker fosse stato una donna?".

La risposta è no.
Il gioco conta fin troppo sui punti che ho già spiegato e questo avrebbe messo la gente in forte disagio all'idea di un Booker DeWitt femmina.

Booker è un mostro. Come avrebbe reagito la gente all'idea di una donna che vende la figlia, che è alcolizzata, che ha commesso crimini di guerra? Che è una tremeda razzista, proprio come Comstock, e che ha ucciso il marito? Che tiene la figlia chiusa in una torre?

Booker è anche violento. Come avremmo reagito all'idea di una ragazza che annega e sbatacchia la testa di una anziana signora Comstock? Come pensate avrebbe reagito la gente ad una Booker donna che tronca l'osso del collo ai poliziotti? Che massacra a colpi di pistola dozzine di membti dell'Ordine del Corvo?

E Booker ne ha passate di cotte e di crude. Viene quasi ucciso da un claw hook, quasi precipita verso la morte, si fa pugnalare una mano, viene malmenato, picchiato e infine annegato. Nel DLC viene perfino impalato in prima persona.

Lo ammetto, Burial at Sea 2 mostra Elizabeth che fa molto di quello che i personaggi femminili solitamente non fanno, ma mai quanto Booker. È un personaggio stealth, meno violento. Viene torturata e ferita, ma non quanto Booker, anzi, tale violenze servono solo a confermare Atlas nella posizione di vero cattivo. Ma anche qui, nonostante gli errori alla fin fine tutto ciò che Elizabeth fa si rivela essere una scelta corretta, che porta solo a conseguenze positive.

Sento onestamente che se Bioshock Infinite avesse presentato una protagonista femmina sarebbe stato fatto a pezzi con le peggio accuse. Lo volete un gioco con un personaggio femminile caratterizzato come Booker? Volete dei personaggi con quella profondità e difetti? Allora bisogna piantarla di ricondurre tutto all'oscuro operato della "misoginia" e iniziare a comprendere che è per colpa della società se il mondo ha una visione fin troppo positiva delle donne.